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Giudizio di Paride
Quadro
Tecnica. olio su tela
Dimensioni:: cm 89x111,3
Genova: Collezione privata
Bibliografia: A. Orlando 2018 p. 30 fig. 10 p.35
Expertise : Anna Orlando
Esposizioni: Barocco segreto- opere genovesi dalle collezioni private, Genova, Palazzo della Meridiana, 2022.
Segnalando per Anton Maria Vassallo, la "singolare capacità" di affrontare ogni genere pittorico, nella sua expertise Anna Orlando rileva che il Vassallo "attinge in più occasioni dalle favole mitologiche per mettere in scena i suoi racconti su tela. Nei soggetti mitologici egli testimonia la sua adesione in modo più palese allo stile barocco", e "anche in questo dipinto da cavalletto dimostra l'assimilazione dell'arte rubensiana appresa dal suo maestro il fiammingo Vincenzo Malò a sua volta discepolo diretto di Rubens e a Genova nel secondo quarto del secolo. Volendo indicare una cronologia di massima per quest tela, che colpisce soprattutto per l'originale scelta di affrintare questo soggetto, in modo del tutto personale e originale, è plausibile una datazione verso la fine degli anni trenta del Seicento. Quando ancora, cioè, l'influenza fiamminga è davvero forte in Vassallo, prima che altre suggestioni, in particolare da Gio Benedetto Castiglione detto il Grechetto, giumgano con stimoli di diverso segno a forgiare la sua arte".
Tecnica. olio su tela
Dimensioni:: cm 89x111,3
Genova: Collezione privata
Bibliografia: A. Orlando 2018 p. 30 fig. 10 p.35
Expertise : Anna Orlando
Esposizioni: Barocco segreto- opere genovesi dalle collezioni private, Genova, Palazzo della Meridiana, 2022.
Segnalando per Anton Maria Vassallo, la "singolare capacità" di affrontare ogni genere pittorico, nella sua expertise Anna Orlando rileva che il Vassallo "attinge in più occasioni dalle favole mitologiche per mettere in scena i suoi racconti su tela. Nei soggetti mitologici egli testimonia la sua adesione in modo più palese allo stile barocco", e "anche in questo dipinto da cavalletto dimostra l'assimilazione dell'arte rubensiana appresa dal suo maestro il fiammingo Vincenzo Malò a sua volta discepolo diretto di Rubens e a Genova nel secondo quarto del secolo. Volendo indicare una cronologia di massima per quest tela, che colpisce soprattutto per l'originale scelta di affrintare questo soggetto, in modo del tutto personale e originale, è plausibile una datazione verso la fine degli anni trenta del Seicento. Quando ancora, cioè, l'influenza fiamminga è davvero forte in Vassallo, prima che altre suggestioni, in particolare da Gio Benedetto Castiglione detto il Grechetto, giumgano con stimoli di diverso segno a forgiare la sua arte".